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Recovery Fund, si apra un percorso partecipativo per un Piano Maremma

La seguente lettera aperta è stata inviata ai parlamentari Roberto Berardi, Mario Lolini, Elisabetta Ripani, Luca Saniall’assessore regionale Leonardo Marras ed al presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna:

Grosseto, 28 gennaio 2021

Recovery Fund, aprire un percorso partecipativo

Nelle svariate settimane che vanno da quando abbiamo capito che ci sarebbero molti denari in arrivo in Italia per ristorarci dalle fatiche a cui ci ha sottoposto il coronavirus, ad oggi, abbiamo assistito a tantissime ipotesi su come utilizzarli. Abbiamo potuto leggere dai giornali soltanto una vaga idea del Plan approvato dal Consiglio dei Ministri. Abbiamo poi capito che il Governo ha aperto alle modifiche di Camera e Senato, durante il discorso del Presidente del Consiglio sulla fiducia, cominciando anche una serie di incontri con le Parti sociali.

GROSSETO AL CENTRO, associazione politica apartitica, ha da sempre come stella polare la partecipazione attiva dei cittadini alla politica a tutti i livelli, considerando ciò come uno dei più alti momenti per una democrazia reale. Anche in tal senso Gac crede che l’occasione del Recovery fund, vista comprensibilmente da molti come l’occasione di una vita, non debba essere sprecata.

E per non sprecare tale occasione siamo convinti che prima di allocare i soldi in arrivo e prima di presentare un piano definitivo a Bruxelles, il Governo così come i nostri rappresentanti in parlamento dovrebbero incoraggiare una massiccia partecipazione che possa partire dal basso, dai territori, con una base molto larga, promossa dalle stesse amministrazioni locali, per arrivare, naturalmente “sfrondata” e semplificata, via via fino ai vertici del governo nazionale. Non solo il solito equilibrismo tra lobby, seppur legittimo, ma l’ascolto e la voce data ai soldati, oltre che ai generali, sarebbe il grande valore aggiunto per un momento così importante come quello che tutto il Paese sta vivendo.

Per esempio, ci chiederemmo come sia possibile stilare un serio piano sulla modifica del Sistema sanitario nazionale senza ascoltare coloro che sono stati direttamente investiti in prima linea dalla pandemia, i famosi “ex eroi”, ricordate? Potrebbero certamente dare un contributo esperienziale, tecnico e professionale da affiancare a quello di un parlamentare piuttosto che di un direttore di Asl (sempre che siano stati mai interpellati) o di uno studioso dei sistemi sanitari o anche di un sindacalista. Idem per la scuola: i professori che gestiscono la dad potrebbero certamente suggerire utili proposte. E così, crediamo, anche gli studenti.

I parlamentari che rappresentano la Maremma, gli Onorevoli Berardi, Lolini, Ripani e Sani hanno stilato un piano? Insieme all’Assessore regionale Marras e al Presidente della Provincia Vivarelli Colonna potrebbero promuovere la costituzione di tavoli tematici aperti? Si potrebbe creare insieme un “Piano Maremma” che acquisti peso proprio perché partecipato e quindi di tutti i maremmani? GROSSETO AL CENTRO vorrebbe che si imboccasse seriamente questa strada. Un piano nato dalla partecipazione dei cittadini dell’intero nostro territorio secondo i principi di una governance multistakeholder avrebbe certamente lo spessore e l’opportunità di incidere sul Recovery plan nazionale.

Insomma, questo è un momento topico per il Paese. Si mettano da parte le bandiere partitiche e si uniscano gli sforzi per scegliere le migliori soluzioni per il bene comune, superando il sistema democratico basato sugli equilibri delle grandi lobby che, di fatto, limita la valorizzazione delle realtà talentuose, soprattutto di quelle locali, come le nostre, generando spesso soluzioni parziali e non adatte a specifiche realtà territoriali.

Dott. Paolo Pisanelli
vicepresidente associazione
GROSSETO AL CENTRO

 

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1 COMMENT

  1. La prima cosa di cui preoccuparsi per la Maremma Grossetana e’ respingere il subdolo ma del tutto evidente disegno strategico delle lobby del potere nazionale e internazionale di imporci il Deposito Nazionale delle scorie radioattive e nucleari nel sito di Campagnatico tra Colle Ruzzelli e l’Ombrone a cavallo della strada provinciale SP18.

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