Leggiamo sull’Ordinanza del Comune di Monte Argentario (n. 183 del 18 Luglio 2017, si legga: http://www.comunemonteargentario.gov.it/multimedia/info/1/1_1707/doc-1707191101-incendi.pdf) che chiunque avvisti un incendio è tenuto a comunicarlo ad un numero verde (Soup) della Regione o come alternativa ad altri dieci numeri tra Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Vigili Urbani, Comune, Croce Rossa e Misericordia.
L’associazione GROSSETO AL CENTRO, promotrice della petizione per l’adozione del Nue 112, il Numero unico dell’emergenza europeo, e della centrale operativa interforze ( https://drive.google.com/file/d/0B-JYHxqdYY9lRjNsNFZ3NGZiNmM/view) – petizione che ha raccolto oltre 1.000 firme ormai l’estate scorsa – si chiede se sia possibile pretendere dai cittadini che, in caso di incendio, ricordino a memoria l’ennesimo numero verde accompagnato da un elenco di altri dieci numeri di telefono, quando la legge europea e quella italiana hanno da tempo individuato nel 112 il Numero Unico per tutte le Emergenze. Sono anni che l’Italia è tenuta ad applicarlo.
Quest’inerzia ci lascia disarmati: un’emergenza, di qualsiasi natura, e soprattutto in giorni come questi, andrebbe comunicata ad un unico inequivocabile numero. Questo avviene in tutti paesi civili del mondo, tranne che da noi.
A tale proposito rammentiamo le parole dell’amministrazione comunale di Grosseto, quando lo scorso 30 Marzo, attraverso il sito istituzionale dell’ente (si legga: http://web.comune.grosseto.it/comune/index.php?id=228&no_cache=1&tx_ttnews[calendarYear]=2017&tx_ttnews[calendarMonth]=3&tx_ttnews[tt_news]=8167), dichiarava: “Centrale Unica del 112: le istituzioni stanno lavorando … Per la soluzione definitiva è in programma a breve un incontro operativo tra tutti i responsabili dei vari soggetti dell’area vasta Grosseto, Siena, Arezzo nonché dei relativi Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. La questione è, pertanto, all’attenzione delle Istituzioni, sotto il controllo ed il coordinamento della Prefettura”.
Chiediamo dunque al Prefetto e al Presidente della Provincia e Sindaco di Grosseto di sapere se ci sia stato tale incontro e quale soluzione sia stata individuata per applicare quanto previsto dalla legge anche nella provincia di Grosseto.
Questa lettera aperta è stata inviata:
al Prefetto della provincia di Grosseto Cinzia Torraco,
al Presidente della Provincia e Sindaco del Comune di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.