“Io abito a Grosseto” … il verbo “abitare” è certamente legato a un luogo fisico e per molti di noi è motivo di orgoglio e di sicurezza, come pronunciare il nome del babbo o della mamma, come sentirsi in braccia sicure, accolti, sentirsi bene insomma. La parola latina “habito” si ricollega ad “habitus”, che ha il doppio significato di vestito, ossia protezione, e abitudine: abitare è dunque “dare protezione”. In effetti il proprio stato di benessere deve tanto al luogo in cui si abita, si lavora, si coltivano relazioni, si crescono i figli, si ama e ci si arrabbia, si trascorrono momenti piacevoli o tristi. Il luogo che fa da cornice a tutto questo, la propria casa, è il posto in cui si abita.
Intorno a questo e altri concetti, una sera d’estate, un gruppo di amici grossetani si è riunito per parlare di ambiente, cultura, lavoro a Grosseto. Quella sera nasceva GROSSETO AL CENTRO, associazione che vuole approfondire e migliorare la consapevolezza che ognuno di noi ha del luogo che abita, di ciò che ci gira intorno, per fruire del nostro spazio nella migliore maniera possibile, utilizzando in maniera sostenibile le risorse disponibili. Uno spirito laico, senza preconcetti e pregiudizi, può aiutare una comunità a raggiungere alti livelli di organizzazione. Uno spirito assertivo e aperto al confronto delinea un’azione volta alla valorizzazione dei nostri spazi comuni: aria, acqua e terra. Nell’aria respiriamo, l’acqua e i nostri terreni ci nutrono, il nostro verde (Grosseto è una delle città più verdi d’Italia) ci fa stare bene.
Bene ma non benissimo…
Dicevamo che la parola latina “habitus” significa anche vestito. Che succede se un giorno scopri una macchia sul bel vestito che ami tanto e che indossi tutti i giorni? La risposta è semplice: verifichi prima che cosa sia e poi smacchi. Volontà e pragmatismo. Ma per il proprio spazio comune, la nostra città, funziona uguale? Pare di no. Quando siamo in tanti come in una città, sembra che una cosa così banale salti, che non sia più naturale verificare la natura di quella macchia e nemmeno smacchiarla.
È normale che nel nostro comune ci siano quantità di ozono come il Ponte alle Mosse di Firenze? Nessuno di noi lo direbbe mai. Ma allora perché non si parte subito con verifica e “smacchiamento”? … e invece niente. È normale che la nostra città puzzi? Ovviamente no. E perché anche qui salta la verifica? Sono gli impianti a biogas la causa? I tecnici hanno appurato di sì. E questi impianti inquinano? Ciascuno di noi, a casa propria, cosa avrebbe fatto? La domanda pare superflua: verifico e…
GROSSETO AL CENTRO è attenta all’abitare, al luogo in cui muove le proprie idee e proposte. E’ la sua natura e credo che dovrebbe essere un sacrosanto diritto/dovere di ognuno di noi. Può sembrare pleonastico dirlo, superfluo, forse addirittura demagogico, ma alla fine è tutto qui.
Le nostre case non puzzano, sono pulite e non dovrebbero esserci inquinanti che ci minacciano. Quindi, cari concittadini che abitiamo la nostra amata Grosseto, l’appello è semplice: possiamo analizzare l’aria e i terreni grossetani? Forse è una richiesta troppo semplice per la burocrazia delle nostre istituzioni? Magari dovremmo essere più “barocchi”? (“Secondo il regolamento della legge della Regione del Comune e della Provincia bla bla bla”?) Dovremmo ingaggiare avvocati costosi? Perché? Se tutti vogliamo che sia fatta chiarezza, che siano risolti i disagi e che siano fugati i dubbi sulla salute, si farà.
Se casa nostra resta solo l’appartamento, la villa o il podere dove i problemi della nostra “casa comune”, la città, non entrano, tutto resterà immobile e con questo anche le soluzioni alle “mezze verità” che fin qui sono emerse. Troppo spesso, queste, attanagliano il nostro Paese. Noi attendiamo un cenno d’assenso da tutti, cittadini e istituzioni, per sentirci bene e al sicuro, felici e orgogliosi di abitare la nostra amata Grosseto.
Dott. Paolo Pisanelli
Associazione GROSSETO AL CENTRO