Questa lettera aperta è stata inviata al sindaco del Comune di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, al sindaco del Comune di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani e per conoscenza a tutti gli assessori e a tutti i consiglieri comunali dei due Comuni:
Il progetto per realizzare un percorso ciclopedonale ed equestre di 25 Km sull’ex canale Diversivo, collegando la Steccaia da Ponte Tura a Grosseto, per proseguire fino alla Diaccia Botrona e raggiungere Casa Ximenes a Castiglione – realizzato dai giovani Federico Bettazzi, Giovanni Casalini e Michele Gandolfi e presentato nei giorni scorsi al Cassero con la lodevole iniziativa dell’associazione Maremma 1828 – è uno di quei progetti che un’amministrazione lungimirante dovrebbe prendere seriamente in considerazione perché ha una triplice valenza per i cittadini: sociale, culturale ed economica.
Grossetani e castiglionesi potrebbero così disporre di un percorso che permetta loro di godere dell’aria aperta e di cogliere la bellezza del nostro territorio da una prospettiva nuova. Il progetto, un intervento leggero, che vuole tutelare il carattere ambientale dell’ex canale, restaurando i ponti e gli altri manufatti architettonici della bonifica leopoldina, valorizzerebbe l’opera monumentale del Diversivo nella sua interezza, lungo tutta la sua lunghezza, invitando i frequentatori a conoscerne la storia. Chi vive piacevolmente uno spazio viene naturalmente portato ad approfondirne la conoscenza, accrescendo la propria cultura, e di conseguenza a promuoverlo ad altri.
Gran parte dei turisti che visitano la Maremma lo fa grazie al passaparola di chi vi è già stato. Chi soggiorna negli agriturismi desidera, tra le prime cose, la realizzazione di piste ciclabili e itinerari di trekking, oltre ad una maggiore informazione su servizi e trasporti, su musei e siti archeologici, su come e dove fruire dei percorsi nella natura, e dei prodotti dell’agroalimentare di qualità (a titolo di esempio si vedano i risultati del questionario dell’associazione Maremmans al link: https://www.maremmans.it/questionario-soddisfazione-turista-maremma-toscana/ ).
Il progetto, che lungo il suo sviluppo coinvolge tutti i ponti e i manufatti storici, prevede la realizzazione di un percorso natura, di un campo di gara di pesca sportiva e di una pista di ciclocross alle porte di Grosseto, di un giardino botanico e di orti didattici nel tratto cittadino, di un percorso equestre tra il Centro quadrupedi e Casa Ximenes, oltre ad aree picnic, fontanelle, rastrelliere, pannelli informativi, punti di noleggio bici automatizzati, piazzole per il food truck con la possibilità, per le aziende agricole locali, di vendita di prodotti a Km 0. Le due teste del percorso, Casa Ximenes e Ponte Tura, collegate alle altre piste ciclabili del territorio, metterebbero in rete Castiglione con Grosseto e, progressivamente con Roselle, Marina, Principina e il Parco della Maremma: un intero territorio a portata di bicicletta, tutto l’anno, per turisti e residenti, con ricadute economiche facilmente immaginabili per gli agriturismi e le aziende agricole toccate da questa rete e, a cascata, per tutti gli altri soggetti dell’industria turistica locale.
GROSSETO AL CENTRO, avendo avuto modo di analizzare il progetto insieme ai suoi ideatori, ne ha condiviso i principi generali ispiratori: la valorizzazione in chiave culturale e turistica del nostro patrimonio naturalistico, nel rispetto della storicità delle opere che attraversa. Tale progetto rientrerebbe in una visione a medio-lungo termine del territorio che porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Per queste ragioni, e per lo spirito collaborativo che intendiamo perseguire con le nostre proposte, invitiamo le Amministrazioni Comunali di Grosseto e di Castiglione della Pescaia ad analizzare seriamente tale progetto e ad attivarsi per realizzare lo studio di fattibilità.
Inoltre, visto che sia il Comune di Castiglione della Pescaia che quello di Grosseto sono dotati di due assessorati destinati anche al reperimento dei finanziamenti europei e regionali, siamo certi che un’operosa ricerca potrebbe intercettare i fondi previsti per concretizzare progetti di questo tipo.