Con preoccupazione abbiamo colto le dichiarazioni odierne sugli organi di informazione dell’assessore alla sicurezza e alla mobilità Fausto Turbanti, ai lavori pubblici Riccardo Megale e all’urbanistica Fabrizio Rossi, in merito alla criticità dei sottopassi del comune di Grosseto, che frequentemente si allagano in caso di precipitazioni, con un serio rischio per l’incolumità delle persone.
L’assessore Megale avrebbe affermato che al momento non ci sono interventi programmati e che ritiene sufficienti tutti gli interventi di dissuasione che sono stati fatti, aggiungendo che è praticamente impossibile fare di più e che solo un intervento radicale potrebbe risolvere il problema.
E’ difficile credere che gli automobilisti che anche la scorsa domenica sono rimasti immersi nel sottopasso di Barbanella abbiano percepito il reale pericolo di quella situazione. Sebbene sia loro imputabile il mancato rispetto del semaforo rosso, viene naturale chiedersi se la tipologia e l’ubicazione degli impianti semaforici non possa essere migliorata e per quale motivo vengano considerati sufficienti dall’assessore. A tale proposito vorremmo conoscere il punto della situazione sul problema degli allagamenti dei sottopassi che, secondo quanto riferito da Megale, i tecnici dell’amministrazione avrebbero fatto nel summit dei giorni scorsi.
Chiediamo anche all’assessore Turbanti perché, a suo dire, più di così non si possa fare e non si possa sbarrare il sottopasso e se realmente non possano essere installate delle barriere veicolari automatiche, collegate con l’impianto semaforico e adeguatamente segnalate e illuminate.
Essendo accaduto anche recentemente, nel nostro Paese, che qualcuno sia morto annegato in un sottopasso allagato, rammentiamo che è responsabilità penale del sindaco garantire l’incolumità pubblica, ovvero l’integrità fisica dei cittadini.
L’assessore all’urbanistica Rossi ha affermato su Facebook che per il sottopasso di Barbanella ci sarebbero dei difetti strutturali non risolvibili dal Comune ma da Ferrovie dello Stato. Se è così, il sindaco, tramite un’ordinanza contingibile e urgente (ex. art. 54 TUEL) può ordinare a Ferrovie dello Stato di fare i lavori necessari a garantire l’incolumità dei cittadini. Qualora i lavori non vengano eseguiti il sindaco può far fare i lavori a spese del Comune per poi rivalersi sui terzi.
La criticità riguarda anche il sottopasso di Rispescia; apprendiamo dal sito istituzionale dell’ente che ieri ci sarebbe stato un sopralluogo degli assessori a Rispescia per ascoltare le segnalazioni e le esigenze dei cittadini. Vorremmo sapere se, ai fini del perseguimento della partecipazione di tutti i cittadini, quale obiettivo preminente del Comune di Grosseto (artt. 2, 3 e 4 dello Statuto comunale), è stata data pubblicità dell’iniziativa, attraverso i canali istituzionali dell’ente e gli organi di informazione locali. A tale proposito, rammentiamo l’incontro pubblico con la giunta tenutosi a Rispescia il 3 novembre 2016, pubblicizzato prima del sopralluogo, al quale l’Associazione GROSSETO AL CENTRO era presente ed ha fissato attraverso questo report pubblico le richieste dei cittadini avanzate ormai quasi due anni fa.
Questa lettera aperta è stata inviata al sindaco del Comune di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna,
e, per conoscenza,
all’assessore alla sicurezza e alla mobilità Fausto Turbanti,
all’assessore ai lavori pubblici Riccardo Megale,
all’assessore all’urbanistica Fabrizio Rossi.