Quanto ci piacerebbe condividere con tutti i grossetani feste e ricorrenze per celebrare la bellezza del nostro monumento più significativo e goderlo in tutta la sua imponenza, simbolo di una città sapiente, viva e consapevole del proprio patrimonio. Ahimè, così non può essere. Increduli, infatti, abbiamo appreso che il Comune si è visto bocciare dalla Regione Toscana anche la seconda richiesta di finanziamento per il progetto di illuminazione pubblica delle Mura medicee.
I mesi passano… il fascino di un tempo tarda a rialzarsi.
GROSSETO AL CENTRO ritiene che per lo sviluppo culturale e turistico della nostra città, per il futuro di Grosseto, poche cose abbiano l’importanza strategica che hanno le Mura medicee e, d’altro canto, ci era sembrato di scorgere questa stessa attenzione anche nelle parole del nostro sindaco “una svolta storica, manteniamo le promesse fatte in campagna elettorale”, quando ad Ottobre 2016 annunciava la partecipazione al primo bando regionale di cofinanziamento per l’illuminazione delle Mura, salvo poi perderlo.
Ma in tutta questa storia c’è molto di più che un semplice ritardo e qualcosa ci preoccupa.
A Gennaio 2017, ascoltiamo che i 300mila euro necessari all’illuminazione delle Mura sarebbero arrivati dai proventi dell’imposta di soggiorno, permettendo così “la restituzione ai cittadini del monumento più importante di Grosseto”. Entro Maggio 2017 si sarebbe dovuti andare a bando per l’appalto. Seguirà un nuovo progetto (che fa aumentare la cifra di 45mila euro) e a Ottobre 2017 si ritornerà a chiedere un cofinanziamento in Regione Toscana poi bocciato. Qualche giorno fa il vicesindaco e assessore alle Mura Luca Agresti ribadisce: “La tassa di soggiorno finanzierà i lampioni. Pagheremo le luci. A questo punto utilizzeremo solo fondi comunali, presi dalla tassa di soggiorno”.
E qui arriviamo al punto, secondo noi, molto preoccupante.
Se leggiamo la Deliberazione di Giunta n. 262 del 28/06/17 ci accorgiamo che dei 505.000 euro dell’Imposta di Soggiorno per il 2017 l’Amministrazione Comunale ha speso e destinato oltre 380.000 euro in “organizzazione di eventi culturali/della tradizione di interesse turistico, promozione turistica della destinazione e acquisto software gestionale per l’Ufficio Turismo e a sostegno delle strutture ricettive”, lasciando soltanto 124.000 euro per interventi di arredo urbano e riqualificazione del territorio, mentre il progetto per l’illuminazione pubblica delle Mura medicee sarebbe lievitato, di lì a poco, da 300mila a 345mila euro.
Quindi a Giugno era già stato speso il denaro che sarebbe stato necessario per l’illuminazione delle Mura? Come sono stati spesi quei soldi nel dettaglio?
Quando potremo vedere approvare l’atto amministrativo che vincoli le risorse necessarie alla realizzazione dell’illuminazione pubblica sulle Mura? Si può sperare che i fatti prendano presto il posto delle parole?